Quante possibilità ha Sebastian Vettel di diventare campione del mondo dopo il Gp di Singapore? E la Ferrari di aggiudicarsi il titolo costruttori? Rispondiamo subito: poche. L’impresa tuttavia è difficilissima, ma non impossibile. Vediamo perché.
Innanzitutto la matematica lascia ancora la speranza del titolo piloti completamente nelle mani della Rossa. Vincendo le ultime 6 gare che restano da qui alla fine del campionato del mondo Vettel sarebbe matematicamente campione. Certo sarebbe un qualcosa che avrebbe dell’incredibile per come si è sviluppata la stagione fino ad adesso. Naturalmente la Ferrari cercherà di vincere tutte le gare, ma ci sono anche gli avversari. Soprattutto c’è l’avversario, quel Lewis Hamilton che sta disputando la migliore stagione da quando è in F1.
È come se il britannico volesse dimostrare questa volta che, a parità di macchina, visto che quest’anno Ferrari e Mercedes si equivalgono, anzi in alcune occasioni la monoposto del Cavallino è sembrata superiore, la differenza la fa il pilota. Come un tuffatore olimpico ha via via affrontato prove sempre più difficili e le ha sempre superate. Fino al suo capolavoro, la pole di Singapore. Si sono sprecati i paragoni con Senna, noi diciamo solo una cosa per farci capire anche a chi è digiuno di F1. Lewis nel giro che gli è valso la pole a Singapore è andato meglio della simulazione della prestazione ideale realizzata dal computer. In pratica ha fatto meglio di quanto il computer riteneva possibile. Ma l’uomo non è una macchina.
Basterebbe un errore uno zero punti in un Gran premio, accompagnato da una vittoria di Vettel per rimettere in corsa il tedesco. Allora a Seb servirebbe vincere solo 3, massimo 4 delle prossime 6 gare per laurearsi campione del mondo. Obiettivo decisamente più raggiungibile, soprattutto se alla Ferrari in almeno una occasione riuscisse la doppietta con Raikkonen, in modo da a togliere altri punti alle Mercedes. Utopia? No.
Basta pensare che fino al Gp di Germania Vettel aveva 8 punti di vantaggio su Hamilton. In cinque Gp ne ha persi 48. Quali sono però gli ostacoli più grandi che si oppongono alla rimonta? Da quel che abbiamo visto a Singapore sono due.
Il primo riguarda il team nel suo complesso: ora servono preparazione maniacale delle gare e strategie più efficaci. Ma siamo convinti che dopo le parole di Arrivabene di domenica arriveranno.
Il secondo è di tipo psicologico. Abbiamo visto un Vettel decisamente abbattuto al termine della gara sul circuito asiatico. Sembra subire troppo la competizione con Hamilton. Come succedeva a Biaggi con Valentino Rossi, a Gimondi con Merxx e via dicendo. Seb deve cominciare a vincere nella propria testa. Le vittorie in pista saranno solo una conseguenza.
Show your support for Scuderia Ferrari with official merchandise collection! Click here to enter the F1 online Store and shop securely! And also get your F1 tickets for every race with VIP hospitality and unparalleled insider access. Click here for the best offers to support Charles and Lewis from the track!
Leave a Reply