La SF90 ha confermato, in gara, l’impressione avuta durante i long run di venerdì’. Il ritmo della vettura italiana non era allo stesso livello della Mercedes e nemmeno la gestione degli pneumatici è stata ottimale. Vettel, sia con le soft che con le medie, ha accusato un degrado delle gomme maggiore rispetto a quello riscontrato su Bottas ed Hamilton. In ogni caso, come dimostrano anche gli ultimi giri (duello con Hamilton), se Vettel avesse girato in testa alla prima curva aveva grosse chance di vincere questa gara. La W10, seppur più veloce nel ritmo, non aveva la velocità sul dritto per infastidire la Ferrari. Hamilton, a fine gara, con gomme soft appena montate non è stato in grado di attaccare Vettel che, in quel momento, stava girando con le medie.

Mercedes si conferma molto veloce in gara
Mercedes, ancora una volta, ha dimostrato la sua forza in gara. Questa W10 non sembra irresistibile sul giro secco ma, con tanto carburante a bordo, è ancora la monoposto di riferimento di questa Formula 1. Proprio per interrompere il dominio Ferrari si sono presentati a Suzuka con un importante step evolutivo che è andato a correggere alcune componenti portate in posta in Germania che non funzionava secondo le aspettative degli aerodinamici di Brackley. Allo scopo di migliorare il flusso d’aria diretto verso il posteriore della vettura, sono stati introdotti sulla W10 dei nuovi bargeboard con alcune modifiche anche nella parte iniziale del fondo, un nuovo estrattore e l’aggiunta di un piccolo profilo nella zona degli endplate dell’ala anteriore. Queste novità hanno sicuramente funzionato ma non sono state sufficienti per competere con la Ferrari in qualifica. La differenza di potenza della Power Unit sta facendo la differenza per Ferrari e questo gap sarà impossibile da recuperare in questo 2019 per i motoristi anglo-tedeschi. In condizioni di gara, specialmente a pista libera, la W10 si comporta benissimo sia in termini di velocità che nella gestione degli pneumatici. Bottas, passato in testa alla prima curva, ha allungato subito nei confronti di Vettel costruendosi un vantaggio che gli ha permesso di gestire piuttosto agevolmente la corsa. Vettel, come potete osservare dal grafico in basso, in tutto il primo stint non è mai stato più veloce rispetto al pilota finlandese. Anzi, il gap tra i due, è andato ad aumentare giro dopo giro proprio per il maggior degrado gomme soft accusato dalla Ferrari. Anche Hamilton, una volta liberatosi da Leclerc, è stato costantemente più rapido rispetto al pilota tedesco della Ferrari.

Nel secondo stint di gara, Mercedes e Ferrari, hanno girato con compound diversi. La Rossa ha preferito utilizzare un treno di soft nuove mentre, Bottas ed Hamilton, hanno utilizzato le medie. Nonostante gomme più prestazionali, Vettel è stato raramente più veloce rispetto a Bottas ed Hamilton. Anche con questo set di pneumatici, Mercedes, è riuscita a fare un’ottima gestione mentre, Vettel, specialmente negli ultimi giri (27-30) ha avuto un innalzamento dei tempi sul giro.

Nel terzo stint, Bottas ed Hamilton, hanno utilizzato le soft mentre, Vettel, ha optato per le medie. Con questo compound Mercedes è stata velocissima e, Hamilton, è riuscito ad ottenere il giro più veloce battendo anche il record della pista. Il passo della Ferrari è stato altalenante ma, nonostante questo, Vettel è riuscito a mantenere la seconda posizione tenendosi alle sue spalle il cinque volte campione del mondo che era nettamente più rapido.

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