Lo scorso anno Sebastian Vettel tornò in pista dopo la pausa estiva con 14 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, dodici mesi dopo inizia il girone di ritorno del Mondiale con un passivo di 24 lunghezze. Eppure è un Vettel che appare più ottimista rispetto a dodici mesi fa: “Non ricordo esattamente quale fosse il mio stato d’animo a questo punto dello scorsa stagione, ma so che oggi la chiave sarà essere veloci, avere la velocità, penso che questo farà la differenza. Ci sono ancora dei punti su cui possiamo migliorare, ma so che possiamo raggiungere i nostri obiettivi”
Lo scorso anno piste come Spa e Monza erano considerate difficili per la Ferrari, quest’anno sembra che ci sia tutto per rendere la vita difficile alle Mercedes…
“Non sappiamo ancora, vedremo. Ovviamente non è facile ora fare delle previsioni, ma abbiamo visto nella prima parte di stagione che la nostra monoposto si è confermata molto competitiva anche su piste simili a Spa e Monza. Come ho detto la chiave sarà essere pronti a giocarcela ovunque, ed è quello che proveremo a fare. Abbiamo delle novità questo weekend, e speriamo che tutto funzioni come ci aspettiamo”.
Dopo un grande lavoro di ristrutturazione portato avanti in Ferrari negli ultimi anni, credi che ci sia tutto quello che serve per puntare al Mondiale?
“Lo spero. ovviamente. Il mio arrivo nel team è coinciso con un momento in cui è iniziato un cambiamento, e da allora penso che abbiamo lavorato molto bene rafforzandoci molto come squadra, migliorandoci sul fronte della performance e assicurandoci di poter restare al vertice nell’arco di tutta la stagione. Questi erano gli obiettivi principali, e questo serve per puntare al campionato”.
Concordi con chi sostiene che nella prima parte di stagione la Ferrari abbia confermato la miglior performance e che la Mercedes abbia capitalizzato tutto il possibile riuscendo a mantenere la testa delle classifiche?
“Hmm, non lo so. Penso che abbiamo avuto gare dove ci siamo confermati più forti ma non abbiamo vinto per un motivo o per l’altro, così come abbiamo avuto weekend in cui le Mercedes erano più veloci ma non sono riuscite a vincere. Credo che su questo fronte ci siamo equivalsi. Un aspetto per me particolarmente importante è stato constatare che la Mercedes prima della pausa estiva non era più veloce, un’impressione che invece avevo avuto ad inizio estate. Li abbiamo ripresi, ed in Ungheria sull’asciutto eravamo noi i più veloci”.
Hai confermato che avrete delle novità sul fronte tecnico. Ci sarà anche l’esordio della nuova power unit?
“Avremo un nuovo motore, ma quello a cui mi riferivo era qualcos’altro. A Spa ci sono rettilinei molto lunghi, quindi c’è sempre qualche novità sulla monoposto, non credo solo per noi, ma un po’ per tutti”.
Il tuo testa a testa con Lewis è anche un duello tra due personalità opposte. Lewis guarda al jet-set, tu sembri più interessato ad essere considerato uno sportivo…
“Non mi interessa come sono considerato, e ovviamente non sto cercando di essere una celebrità. Sono orgoglioso di essere uno sportivo, se alla gente piace okay, ma tutti poi hanno le loro opinioni. Io e Lewis siamo due personalità differenti che condividono una passione, quindi sotto certi aspetti abbiamo parecchio in comune. Per quanto mi riguarda confermo che non mi piace la celebrità, sono molto più contento di essere considerato uno sportivo”.
Pierre Gasly è stato promosso dalla Red Bull alla Toro Rosso, un passaggio che hai percorso anche tu. Cosa ricordi di quei momenti?
“Per prima cosa faccio le congratulazioni a Pierre, visto che non l’ho ancora incontrato. È ovviamente un’enorme possibilità per la sua carriera, e credo che sia abbastanza felice! Saprà cosa fare, penso che abbia la velocità e la preparazione necessaria per questo passaggio, altrimenti non gli avrebbero offerto l’opportunità. Nel mio caso è successo parecchio tempo fa, ma lo ricordo come un grande passo, forse un po’ diverso perché a quel tempo la Red Bull non era ancora un team che aveva vinto dei Mondiali. Forse per me è stato un po’ più facile”.
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Fernando lascerà la Formula 1 a fine anno. Hai un’idea del motivo per cui non abbia ottenuto quel numero di successi che tu sei riuscito a conquistare?
“Gli auguro tutto il meglio, sono abbastanza sicuro che continuerà a correre in altre categorie, magari un giorno tornerà, mai dire mai. Gli gli ultimi anni per lui non sono andati come nelle aspettative, ma è difficile giudicare dall’esterno, non capisci mai il quadro completo della situazione se non sei completamente coinvolto nel processo decisionale, in quello che succede all’interno del team giorno dopo giorno. Ma direi che il motivo per cui non ha vinto è chiaro: non aveva un pacchetto tecnico per poter puntare a vincere”.
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