Reduce dall’esibizione sul circuito ricavato vicino alla Darsena di Milano, Sebastian Vettel ha potuto ancora una volta toccare con mano l’affetto e il calore dei tifosi italiani. Il problema è che il tedesco non ha toccato solo quello, ma anche le protezioni del circuito allestito ai Navigli, danneggiando leggermente la sua Ferrari.
Il quattro volte campione del mondo ha raccontato così l’inconveniente: “Ho chiesto scusa, sono andato con la macchina e il volante di Kimi che aveva la frizione dall’altra parte. Non ci ho pensato, e a quel punto ero troppo veloce. Sentivo la gente, c’è un sacco di gente. Fare i ‘donut’ è bellissimo. Ho chiesto se fosse possibile cambiare l’alettone per fare altri due giri per i tifosi. Ovviamente è stato un errore mio, ma va bene così. Devo pagare io, dovrò offrire un bicchiere di vino o birra a tutti”.
Dicevamo del calore dei tifosi italiani. Vettel è passato rapidamente dai fischi di quando vestiva la tuta della Red Bull, e contendeva i titoli iridati alla Ferrari guidata da Fernando Alonso, ai bagni di folla degli ultimi anni. Il tedesco racconta così il rapporto con il pubblico di Monza, ricordando che il successo con la Ferrari sul tracciato brianzolo ancora gli manca: “Monza è casa nostra, ma non ancora casa mia. Se non sei in rosso, qui i tifosi fischiano, è normale. Gli ultimi anni, da quando sono in Ferrari, ho vissuto emozioni incredibili qui, in casa nostra. Ho tanta voglia di vincere.”
A proposito del concetto di “casa nostra“, Vettel è poi tornato su quanto detto via radio dopo l’entusiasmante vittoria a Silverstone nello scorso mese di luglio e in generale sui suoi pittoreschi team radio in italiano dopo le vittorie: “Sono spontanei, perché siamo tutti italiani. Io un po’ mi sento italiano, so che sono tedesco e quando parlo si sente [ride, ndr]. La Ferrari è una macchina italiana e quindi mi sento di parlare in italiano quando sono nell’abitacolo […] Con i meccanici parlo in inglese, perché la nostra squadra è fatta da persone da tutto il mondo, però con il cuore è italiana. A Silverstone, la Mercedes va sempre veloce e vince quasi sempre, è quasi impossibile vincere per tutti gli altri. Quest’anno, quando abbiamo vinto noi, mi è venuto spontaneo dire che avevamo vinto a casa loro“.
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