La FIA in occasione del GP d’Italia ha imposto alla Ferrari di non coprire la camera car della FOM con uno straccio giallo, in modo tale da impedirle la visuale dell’abitacolo della Rossa, ma i tecnici del Cavallino si sono inventati un’altra diavoleria per ottenere lo stesso risultato.
Nel box di Singapore, infatti, è apparso un nuovo congegno che, puntualmente, viene montato sull’airbox della SF71H con il chiaro intento di raffreddare la power unit ed evitare choc termici ogni qualvolta la monoposto si ferma in pit lane o nel garage. La squadra di Maranello non è sicuramente l’unica che utilizza dei sistemi di raffreddamento nell’area della presa d’aria del motore, ma la particolarità di quello Ferrari è che ha un tubicino laterale che indirizza un flusso fresco verso la camera termica aggiuntiva che la Rossa utilizza nelle prove libere per determinare il comportamento degli pneumatici.
Questo tubo sarebbe stato studiato in modo tale da coprire parzialmente la visuale dell’abitacolo di Sebastian Vettel e impedire, quindi, che si scoprano in mondo-visione le procedure che i piloti del Cavallino usano non solo per partire. La Ferrari, insomma, continua il suo braccio di ferro con la Federazione Internazionale insistendo nella volontà di nascondere il volante, quando gli stessi commissari tecnici della FIA hanno ritenuto che non ci sia niente di illegale nei software che i piloti del Cavallino attivano dal volante-computer.
È evidente che un conto è la legalità di una soluzione e un altro conto è quando si trova qualcosa che gli avversari non hanno ancora capito e che magari si cerca di tenere per sé il più a lungo possibile.
Anche perché c’era chi pensava che l’uso del ghiaccio secco in un contenitore servisse a coprire la visuale per nascondere la sospensione posteriore…
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