A Woking si devono fare qualche domanda per guardare al futuro della McLaren: alcune soluzioni aerodinamiche lanciate sulla MCL33 si sono dimostrate un disastro sulla macchina del giubilato Tim Goss, mentre funzionano a meraviglia sulla Ferrari che le ha copiate.
Un esempio lo si era visto con il “binario” sul lungo marciapiede del fondo e ora la cosa si potrebbe ripetere con la paratia laterale dell’alettone posteriore. Sulla Rossa che è stata portata alle verifiche, infatti, si è notata una soluzione di matrice McLaren che, nel frattempo, aveva fatto scuola su molte monoposto, Mercedes compresa. Sulla Ferrari, infatti, la parte terminale dell’endplate non segue la svergolatura del bordo di entrata della paratia, ma offre due piani separati che danno vita a due soffiaggi utili a creare un buon riempimento di flusso sotto al profilo principale.
Sul circuito cittadino di Marina Bay è richiesto un alto carico aerodinamico: si osservano nelle paratie i cinque tagli orizzontali, mentre l’ala posteriore è caratterizzata da un flap mobile a corda lunga con la massima incidenza che dispone di un nolder più marcato nella V centrale e che si riduce man mano verso la parte esterna. E l’ala non è la sola novità portata dalla Ferrari.
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