Un punto tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, diciassette tra Mercedes e Ferrari. Con questa situazione di classifica prenderà il via il prossimo weekend sul circuito Paul Ricard il periodo più intenso del Mondiale 2018: tre gare in tre settimane, cinque nelle prossime sei. Non sarà la fase decisiva della stagione, ma potenzialmente potrebbe dare una fisionomia diversa alla classifica di campionato.
Le domande della vigilia sono soprattutto due, legate alla gestione gomma della Ferrari dopo la prova opaca di Barcellona (tappa in cui la Pirelli ha portato in pista gli pneumatici con il battistrada ridotto di 0,4mm che ritroveremo in Francia) e al debutto della power unit Mercedes di nuova specifica.
Per la SF71H l’obiettivo sarà “dimenticare Barcellona”, e l’impressione è che già nei test disputati a Montmelò all’indomani del Gran Premio, i tecnici della Rossa abbiano ritrovato il bandolo della matassa. Le aspettative dovrebbero essere quelle di aver lasciato in Spagna i problemi… spagnoli, senza code.
La Pirelli non ha mai comunicato il valore dello spessore dei battistrada delle sue gomme, ma proprio all’indomani dei test conclusi sul circuito di Catalunya emerse una valutazione interessante.
Considerando la variazione di battistrada di 0,4 mm ed il consumo nell’arco di vita di un pneumatico (che arriva almeno un paio di millimetri) chi ha sofferto a Barcellona dovrebbe sulla carta avere sempre problemi non appena il battistrada cala dei fatidici 0,4. E così non sembra, anzi, la SF71H è di fatto la monoposto che insieme alla Red Bull ha gestito finora al meglio le gomme. Al Paul Ricard arriverà la risposta definitiva, visto che come è giusto che sia l’ultima parola spetta sempre alla pista.
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