Su il sipario sull’undicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2018. In conferenza stampa hanno parlato Sebastian Vettel (Ferrari), Perez (Force India), Hulkenberg (Renault) e Hartley (Toro Rosso). Nella conferenza stampa del giovedì, Sebastian Vettel è stato il pilota che ha parlato più di tutti, anche perché coinvolto sia nelle domande generali che in quelle più specifiche:
Primo giro di risposte
Vettel (Ferrari): “Con le nuove macchine dovrebbe essere più divertente. Lo è sempre quando sono più veloci. Ci sono sezioni più veloci e altre di media velocità. Ma noi dovremmo essere più competitivi e questo renderà tutto più divertente Più veloci si va, meglio è. Il team sta crescendo e sta migliorando. Stiamo diventando più forti con un bel gruppo di persone. A volte funziona meglio, a volte no, ma dal 2016, ultima volta che siamo stati qui, ci siamo bloccati senza progredire. Poi, invece, c’è stata una costante crescita. Vincere qui varrebbe di più e questo potrebbe essere l’ultima volta che gareggeremo qui e per un po’ di tempo. Io sono nato a circa 30 minuti da qui e questo conta molto per me”.
Seb prima del suo GP
Vettel: “Ci sono cose che si fanno prima della partenza, tutti abbiamo una routine che seguiamo. Vale per tutti. Prima della qualifica o della gara ho dei riti che seguo, ma non c’è meditazione o altre cose del genere. Importante arrivare sempre molto concentrati”
Sul rinnovo Hamilton
Vettel: “Non so perché ci sia voluto tanto tempo, ma a me non importa più di tanto ciò che fanno gli altri. So qual è la mia missione e so quel che vale per me”
Ultimo GP in Germania?
Vettel: “Ci sono tante fabbriche automobilistiche, ma bisogna pagare per un GP. Ci sono tante nazioni pronte a farlo, forse la Germania lo è un po’ meno rispetto a queste”.
Kimi o Lclerc?
Vettel: “Mai avuto problemi con Raikkonen, bellissimo lavorare con lui. Lui finlandese, Leclerc monegasco, sono molto diversi. Ma queste non sono scelte che spettano a me”.
Sul contatto a Silverstone (Kimi-Lewis)
Vettel: “Sul contatto a Silverstone? Sono passate due settimane, ormai è passato”
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Pesa correre in casa?
Vettel: “Non sento più pressione, semmai sono più entusiasta. Ripeto, dispiace pensare che non ci possa essere più questo GP l’anno prossimo”
Su Leclerc
Vettel: “Non so chi sarà il mio compagno di squadra. Ripeto, sono contentissimo di Raikkonen e LEclerc avrà un grande futuro. Ma ciò che sarà non posso saperlo”
Sulla Mercedes
Vettel: “So che loro sono stati più forti nelle ultime gare, ma a Silverstone ci siamo comportati bene con i nuovi aggiornamenti e abbiamo un potenziale per renderla migliore”
Le gomme e la Renault
Vettel: “Abbiamo avuto dei problemi, ma molto dipende da come la tua macchina sfrutta le gomme. Stiamo cercando di lavorare sulla materia, che è calda per noi. E qui, dove la temperatura sarà davvero alta, vederemo se faremo dei miglioramenti”
Se Kimi chiede più potenza…
Vettel: “Quello che è successo nella gara di Kimi è stata più una questione di strategia a Silverstone, non di potenza. Sono d’accordo sul fatto che molti all’esterno abbiano l’impressione che tanto venga controllato dall’alto. Ma non è così, molte tecnologie non si possono vedere. Dall’esterno puoi vedere battaglie, velocità, sorpassi ed è quello che conta per la gente. L’elemento chiave sono sempre i piloti, la tecnologia è complicata e mi piacerebbe che in futuro tutto possa diventare più semplificato”.
Tedeschi troppo viziati?
Vettel: “Quello che ha detto Rosberg è ragionevole. Schumi ha reso la F1 popolare e l’ha portata nelle case di tutti. Il boom ora c’è in Olanda con Verstappen, in Inghilterra dura da più tempo. In Germania Michael ha creato il boom iniziale ed è stato belle avere tanti piloti in griglia. Ora ci siamo io e Hulk e ci sono degli alti e bassi. In generale è vero che i tedeschi sono difficili da stimolare da questo punto di vista. Ma visto che abbiamo fallito nel calcio, spero che vengano qui a passare il weekend”.
Come cambiare la F1
Vettel: “Più azione, vorrei più cilindri e togliere le batterie. Due gare in un weekend? No, non sono favorevole. Con due semi-agre sarebbe uno sport diverso. Servono altre formule per migliorare il format”.
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