Il Mondiale 2018 di F1 volge al termine: l’ultimo appuntamento disputato in Messico ha visto Lewis Hamilton laurearsi campione del mondo per la quinta volta in carriera al termine di una gara opaca, per certi versi ancora più anonima di quella che lo aveva visto concludere al nono posto nel 2017 celebrando anche in quell’occasione la conquista del titolo iridato.
La Ferrari sogna il ribaltone in classifica costruttori ai danni della Mercedes, che può permettersi, però, il lusso di gestire un margine di sicurezza rassicurante (55 punti di vantaggio su 86 ancora da assegnare). Il settembre nero vissuto da Sebastian Vettel e dalla Ferrari ha fatto sfumare la rincorsa a Lewis Hamilton, una rincorsa che sembrava inesorabile dopo la prova di forza messa in mostra a Spa in Belgio al rientro dalla pausa estiva.
Il processo mediatico sui meriti dei vincitori e le mancanze dei vinti ha già annoverato pareri contrastanti. Felipe Massa, che ha rimproverato alla Ferrari il fatto di non aver sfruttato a dovere Kimi Raikkonen mettendolo chiaramente al servizio di Vettel in ogni occasione, ritiene che comunque il tedesco abbia commesso più errori della Ferrari in questo 2018 che poteva avere un epilogo diverso alla luce della bontà dimostrata dalla SF71H.
“Credo che Vettel abbia sbagliato più della Ferrari – ha dichiarato Massa ospite della trasmissione Globo’s Ben Amigos – l’incidente in Germania è stato pesantissimo dal punto di vista della classifica e non solo, ma anche in diverse qualifiche Vettel non ha dato il meglio di sé. Il contatto con Bottas al via del Gran Premio di Francia, poi, è stato un azzardo ingiustificato”. Di altro avviso, invece, Stefano Domenicali, ex Team Principal della Ferrari ora numero uno della Lamborghini. “Vettel è un pilota fortissimo che lotta con tutto quello che ha per vincere i titoli – ha dichiarato Domenicali secondo quanto riportato dalla testata tedesca Auto Bild – essendo un pilota Ferrari non puoi peccare dal punto di vista dell’aggressività”.
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