Le Qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti di F1 hanno restituito ieri una Ferrari tornata competitiva, tanto che oggi Kimi Raikkonen è riuscito a vincere il primo GP da 5 anni a questa parte. Ma a mancare è stato ancora una volta il pilota a conti fatti più importante e atteso della Ferrari: Sebastian Vettel.
Il tedesco è finito in testacoda dopo un contatto con Daniel Ricciardo nelle prime fasi di gara e questo gli ha rovinato la corsa. Vettel è stato costretto a rimontare e lo ha fatto alla grande, recuperando fino al quarto posto dopo aver passato anche la W09 di Bottas. Questo risultato ha impedito a Hamilton di vincere il titolo, ma ha solo ritardato ciò che è ormai inevitabile.
“Aspettare ancora prima di fare il sorpasso su Ricciardo? E’ sempre molto facile parlare alla fine della gara”, ha detto alla media zone il pilota della Ferrari, che poi ha rincarato la dose, non assumendosi la colpa del contatto con Ricciardo.
“Poi non sono sicuro che sia mia la colpa del contatto con Ricciardo. Volevo metterlo sotto pressione per attaccarlo poi la curva successiva, quindi non volevo giocarmi tutto in una curva sola ma ovviamente lui non mi ha visto, ha chiuso e siamo entrati in contatto. Per me ovviamente è stato un problema visto che ho perso diverse posizioni finendo in testacoda. Sono deluso per la mia gara, sono deluso per aver deluso il mio team oggi, ma sono molto felice per la vittoria di Kimi”.
A rendere più sereno Vettel è stata proprio la competitività della SF71H. Gli ingegneri hanno deciso di fare alcuni passi indietro bocciando alcuni aggiornamenti e così il tedesco e Raikkonen sono riusciti a tornare a lottare ad armi pari con le Mercedes.
“Credo che questa sia stata una gara molto importante per noi. E’ bello vedere che avevamo un buon passo, abbiamo fatto due passi indietro riguardo le specifiche della monoposto e sembra che la SF71H ora vada molto meglio. Lo abbiamo visto sia ieri che oggi, sia sulla mia monoposto che su quella di Kimi. Ci sono tante cose da capire e imparare”.
Infine, Vettel ha ammesso di non essere in un momento positivo della sua vita. Non solo dal lato sportivo, ma anche al di fuori dai Gran Premi, anche se non ha voluto specificare in quali ambiti.
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“Non è un bel periodo per me, per molti motivi. I risultati e le gare fanno parte del quadro, ma ci sono anche cose che sono un po’ differenti dal passato. Però nulla che credo non si possa superare”.
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