Degli specchietti non si è mai parlato così tanto come in questa stagione di F1: dopo le polemiche sorte sul contestato montaggio dei retrovisori della Ferrari sull’Halo in Spagna (fu vietato il profilo superiore), il test di visibilità posteriore condotto da Jo Bauer, commissario tecnico della Federazione, in Francia, e l’ammissione di Sebastian Vettel di non aver potuto vedere durante le qualifiche in Austria la Renault di Carlos Sainz che arrivava dietro di lui, ha spinto la FIA a rivedere la norma.
Nella riunione del Technical Group della prossima settimana i direttori tecnici dei team discuteranno con la FIA i possibili cambiamenti degli specchietti per migliorare la visibilità dei piloti.
Motorsport.com è in grado di anticiparvi come la FIA vuole intervenire in modo che la visuale posteriore dei piloti non sia più ostruita dalle ali più larghe e della parte superiore delle pance. La Federazione Internazionale porterà una proposta ai team con l’intenzione di farla approvare adducendo la questione di sicurezza. La FIA ha intenzione di spostare i retrovisori più in alto e più lontano dalla scocca rispetto alla normativa che è valida oggi.
Sopra ecco la nuova proposta che imporrebbe che il punto centrale dello specchietto dovrebbe trovarsi a 640 mm dal piano di riferimento e 450 mm dalla linea di mezzeria della monoposto, lasciando una tolleranza di 5 mm. Attualmente, i retrovisori devono trovarsi tra 200 mm e 550 mm dalla linea di mezzeria della vettura senza alcun limite di altezza. Lo specchietto inserito nella nuova area non interferirebbe più con la parte superiore delle pance e con la paratia laterale dall’ala posteriore come accadeva fino a oggi.
La FIA spera che si possa trovare un accordo condiviso per adottare le nuove regole entro la fine dell’anno, senza la necessità di fare un passaggio dal Consiglio Mondiale FIA visto che la variazione regolamentare sarebbe stata dettata da motivi di sicurezza.
In occasione del Gran Premio di Gran Bretagna, la Mercedes è stata invitata dalla FIA a effettuare delle prove con gli specchietti più grandi già collocati nella nuova posizione, per verificare se Lewis Hamilton e Valtteri Bottas erano in grado di migliorare la visibilità posteriore.
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