Un anno fa Sebastian Vettel trionfava nel Gp di Monaco di Formula 1 e riportava la Ferrari sul gradino più alto del podio a 16 anni dall’ultima vittoriana nel Principato. Il pilota tedesco e la Rossa hanno bisogno di un exploit simile per riscattare le delusioni nelle ultime due gare, che hanno permesso a Lewis Hamilton di scavalcare Vettel in classifica generale e distanziarlo di 17 punti, quando fin lì il pilota della Ferrari sembrava avere qualcosa in più. Vincere a Monaco non sarà facile per la Rossa, che rispetto al 2017 ha una monoposto più lunga e quindi meno adatta allo stretto circuito cittadino del Principato, dove invece l’anno scorso aveva dominato firmando una straordinaria doppietta.
Montecarlo è il circuito più glamour, affascinante e imprevedibile di tutto il mondiale. Ma allo stesso tempo è un contesto totalmente inusuale dove, per un’unica volta in tutta la stagione, si affrontano situazioni particolari e non testate in precedenza. Pirelli, nel principato, porta al debutto la nuova gomma hyper-soft, la più morbida della gamma, che rappresenta ancora un’incognita per tutti. Vediamo cosa abbiamo appreso relativamente a gomme e strategie dalle prove libere di ieri.
Il tracciato di Montecarlo è unico nel suo genere per tanti aspetti. Tra questi non potevano mancare le gomme, che in questo weekend si troveranno ad affrontare condizioni e contesti del tutto inusuali se paragonati con il resto dei tracciati del mondiale.
Questo fine settimana Pirelli porta al debutto le gomme Hyper-Soft, dalla mescola rosa. Oltre a Montecarlo la vedremo non molte altre volte durante l’anno: sicuramente a Montreal e nella seconda parte di stagione in circuiti come Singapore – ma la decisione non è stata ancora presa – e su circuiti i cui contesti saranno più o meno tali da permettere l’utilizzo di questa gomma estrema per quanto riguarda il grip ma anche per il degrado.
Tuttavia uno dei problemi – neanche tanto inattesi – che Pirelli ieri ha dovuto affrontare sul circuito monegasco è relativo al graining, presente e rilevato più o meno su tutte le vetture. Tale fenomeno, presente in special modo sulle mescole Hyper e Ultra-soft, comunque tenderà a sparire probabilmente nel corso del weekend man mano che la gommatura della pista aumenterà.
Da quanto si apprende da Mario Isola, inoltre, un altro punto di attenzione sarà rappresentato dal degrado termico. Si son viste, infatti, delle gomme che presentavano degli strappi che iniziavano dall’interno della gomma e finivano per arrivare alla superficie, fenomeno tipico delle gomme a mescola molto morbida. Da queste premesse prende forma il delicato discorso delle strategie in vista di domenica. La Ferrari si è dimostrata molto competitiva sul passo gara, mentre la Mercedes ha mostrato degli alti e bassi preoccupanti. Inutile ribadire come a Montecarlo sia di fondamentale importanza partire dalla prima fila al fine di non restare nel traffico e perdere tempo prezioso. Quindi, per quanto riguarda la qualifica si ritiene che più o meno tutti, in controtendenza rispetto al recente passato, daranno il massimo con la gomma più morbida della gamma per evitare di mettere a rischio il passaggio in Q3 (dato il salto prestazionale tra US e HS dichiarato di circa un secondo e la vicinanza nei tempi tra i vari team).
Ora, in vista della gara, c’è da considerare che la nuova mescola Hyper-Soft è quella meno conosciuta della gamma ma sul budello del principato si prevede per tutti una sola sosta, come quasi da tradizione. Farne in più rappresenterebbe un serio rischio per i motivi di cui sopra, riconducibili alla perdita di ritmo gara.
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