Quaranta secondi in gara sono sei decimi al giro in un GP di Singapore che si disputa sulla distanza di 61 tornate. Esattamente il distacco che la Rossa ha pagato in qualifica alla freccia d’argento: la Ferrari, per la prima volta nella stagione, ha subito a Marina Bay una mazzata da parte della Mercedes. Su una pista, che sulla carta doveva essere favorevole alla Rossa, è arrivata, invece, una doccia gelata che ha annacquato le speranze mondiali di Sebastian Vettel.
Già il pilota tedesco non sembra garantire il rendimento mostruoso che Lewis Hamilton assicura alla squadra della Stella, e se anche la macchina di Maranello accusa un passo falso, diventa difficile pensare di recuperare 40 punti sul leader dalla classifica iridata piloti.
È stato un episodio, oppure la SF71H è arrivata al limite dello sviluppo aerodinamico? Finora tutti gli sviluppi che sono stati montati sulla Rossa hanno dato esito positivo, segno che il lavoro di affinamento in galleria del vento e al CFD ha sempre dato in pista i risultati che si erano visti nelle simulazioni.
A Maranello sono convinti che si sia trattato di un episodio e che Singapore che non avrà conseguenze sui prossimi appuntamenti. La Ferrari si è presentata sul circuito di Marina Bay con un pacchetto di aggiornamenti tecnici significativi, per adeguare la SF71H al tracciato cittadino dove si registra una bassa velocità media.
Nella parte posteriore della monoposto, il team del Cavallino ha introdotto una nuova ala posteriore, riprendendo una soluzione nella paratia laterale che era stata lanciata dalla McLaren l’anno scorso e che in questa stagione si è vista anche su Mercedes e Renault.
Ferrari SF71H, dettaglio della paratia laterale con i soffiaggi.
Anche sulla SF71H si è vista apparire una paratia laterale con le frange verticali che non seguono l’andamento svergolato che il regolamento imporrebbe all’endplate creando, invece, delle soffiature utile ad aumentare il carico aerodinamico e a ripulire la scia della Rossa, reinterpretando un concetto che per la prima volta si era visto sulla McLaren MCL32-Honda dello scorso anno.
Bargeboard ridisegnati
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La Ferrari, inoltre ha rivisto il fondo nella zona prossima ai deviatori di flusso ai lati delle bocche dei radiatori, avanzando il punto di attacco dei binari che seguono longitudinalmente il lato più esterno del marciapiede.
Non solo, ma per il circuito di Singapore è stato necessario rivedere anche i bargeboard che sono stati adeguati: c’è un elemento verticale in più nella zona dove si attacca al telaio (freccia bianca), mentre gli elementi decrescenti nella curvatura che porta al deviatore di flusso sono ora sensibilmente più alti, segno che la bassa velocità media del circuito di Marina Bay ha obbligato agli aerodinamici del Cavallino, Sanchez e Cardile, a rivedere il passaggio dei flussi rispetto a quanto si era visto sui circuiti veloci come Spa e Monza.
Ecco mentre si sostituisce il fondo vecchio con quello nuovo anche sulla monoposto di Kimi Raikkonen dopo le comparazioni svolte nelle prove libere.
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