Dalle pagine del suo blog il giornalista Leo Turrini è intervenuto sullo sviluppo della Ferrari e le prospettive per il 2019:
“I club dedicati alla Ferrari nel mondo sono 202. Il più numeroso si chiama Piave e ha nell’ex arbitro di calcio Gava il grande trascinatore. Il secondo per numero di iscritti è il club di Toronto, Canada. Venerdì 15, all’Auditorium di Maranello, la carica dei 202 si avventerà con ansioso entusiasmo sulle forme della nuova Ferrari.
La nuova Ferrari non è bella. Se non vi fidate di me (e lo capisco) fidatevi del Vecchio, che con ruvida semplicità diceva: una macchina da corsa è bella solo quando vince. Quindi, aspettiamo le vittorie. In fabbrica l’atmosfera è intrisa di speranza. Non troverete nessuno, da Camilleri in giù, passando per Binotto, disposto a dichiarare: siamo i più forti. Per l’ovvia ragione che una certezza del genere non la possiede nessuno. Di sicuro (ed è già stato detto) i dati di galleria e simulatore sono incoraggianti. E fermiamoci qua.
La struttura della squadra avrà Mekies nei panni di addetto alle regole, tra le altre cose: in Formula Uno le zone grigie esposte ad interpretazioni distinte e distanti non sono poche. Adami continuerà a lavorare con Vettel e Jock Clear sarà accanto a Carletto Leclerc. Ci saranno modifiche all’organigramma “da pista” ma non saranno queste cose a modificare gli ordini d’arrivo. Quanto al resto, che te lo dico a fare? Wait and see…”
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