Una sessione di prove libere tirata come una qualifica. Alla fine, nella prima giornata del Gp di Cina la spunta Lewis Hamilton (Mercedes) in 1’33’’482, 7 millesimi appena più veloce della Ferrari di Kimi Raikkonen. Terzo Valtteri Bottas a 33 millesimi, infine Sebastian Vettel a chiudere il gruppetto Mercedes-Ferrari che nei primi due Gran premi ha monopolizzato la F1: quattro piloti racchiusi in un decimo di secondo.
Le condizioni dello Shanghai International Circuit hanno favorito finora la Mercedes, che ama il fresco (17 gradi la temperatura dell’aria, 19-20 quella dell’asfalto), ma per la qualifica (sabato ore 8 in Italia) e per la gara (domenica ore 8,10) sono previste temperature più alte, come piace alla Ferrari.
I migliori 10 nelle prove libere del Gp di Cina: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Bottas (Mercedes); 4. Vettel (Ferrari); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Hulkenberg (Renault); 7. Magnussen (Haas); 8. Sainz (Renault); 9. Ricciardo (Red Bull): 10. Alonso (McLaren).
Il programma (diretta su Sky sport F1): sabato ore 5 prove libere; ore 8 qualifiche; domenica ore 8,10 gara.
La pista di Shangai non è semplice per l’equilibrio aerodinamico. Due lunghissimi rettilinei e una serie di curve lente, in cui il rischio è il sottosterzo. Inoltre il circuito è lungo, bel 5451 metri ed anche per quel che riguarda il rendimento delle gomme c’è da capire parecchio.
Sebastian Vettel al termine delle prove ha assunto un atteggiamento interlocutorio, anche se potrebbe essere pretatticha. Il tedesco con la sua Ferrari ha migliorato tra la prima e la seconda sessione e poi, come già scritto, le vetture sono davverto tutte vicine.
Il tedesco al termine delle prove ha dichiarato: “Su questo circuito è importante trovare il feeling con la pista e la macchina, trovare l’assetto. La pista è lunga, le gomme sono difficili da mantenere nella finestra, tutto sommato sarà difficile però spero saremo piuttosto vicini, possiamo ancora migliorare. La macchina non è ancora come vorrei, è vero che in Australia ho faticato, in Bahrain ero molto più contento, qui non è ancora là dove vorrei portarla: stiamo ancora cercando, se qualcuno ha qualche suggerimento intelligente… è il benvenuto. E’ difficile trovare l’assetto ideale, però se ci riesci puoi sprigionare il passo. La macchina ce l’ha ma dovremo farla funzionare, oggi è stata una giornata altalenante, al pomeriggio ero un po’ più contento, spero domani di essere molto contento.”
La pista di Shangai ha un layout che richiede al tempo stesso appoggio aerodinamico, e resistenza ridotta all’avanzamento: sono dunque premiate le monoposto più bilanciate e più efficienti nel combinare queste due caratteristiche tra loro opposte.
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