In concomitanza con l’annuncio dei dati della seconda trimestrale relativi al bilancio Ferrari 2018, ha parlato il nuovo amministratore delegato del Cavallino, Louis Camilleri, rilasciando affermazioni che hanno fatto intendere la volontà dell’azienda di continuare, per quanto riguarda la Formula 1, nel solco scavato dal predecessore. Partiamo con i dati pubblicati ieri, che parlano di un’azienda lasciata in splendida forma dallo sfortunato Sergio Marchionne.
TRIMESTRALE DA URLO – Da aprile a giugno 2018 si parla di 2.463 unità vendute con un aumento del 5,6% rispetto allo scorso anno con un utile netto di 160 milioni, che aggiungendovi quello del primo semestre passa a 309 milioni di euro, un 19% in più rispetto al 2017. Questi risultati non hanno impedito che la Ferrari perdesse ieri in borsa un 8,35%, con Camilleri che aveva parlato di obiettivi ambiziosi per il 2022.
IN F1 ANCORA CON PHILIP MORRIS – Lo stesso ex boss della Philip Morris, sponsor del Cavallino da quasi mezzo secolo, ha spiegato che tale partnership in Formula 1 continuerà anche oltre il 2020: “Abbiamo un contratto fino al 2020 e questo rapporto dura da 45 anni, ha sempre portato benefici reciproci e credo che continuerà così.”
FUTURO TRACCIATO – Non cambierà poi rotta la Ferrari in merito ai suoi impegni nel mondiale della Formula 1. Dieter Zetsche, boss della Mercedes, aveva espresso preoccupazioni in seguito alla scomparsa di Marchionne sulla partnership – sin qui solidissima fuori dalla pista – con la casa di Maranello, al fine di far valere il peso delle rispettive aziende nei futuri contratti con Liberty Media. Da questo punto di vista Louis Camilleri ci ha tenuto a rassicurare il collega, così commentando una domanda sulla governance della F1: “Ci sono delle trattative in corso, credo che ci siano stati dei progressi sul lato tecnico, meno per quanto riguarda quello economico e sulla governance. Non sono sicuro di portare nuove idee, l’obiettivo è dividere la torta così com’è, non si parla di come aumentarla. Io posso portare il mio contributo.”
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