La SF71H si è presentata a Montmelò con le modifiche che la FIA ha autorizzato per migliorare la visibilità dei piloti nel posteriore della monoposto, potendo attaccare il retrovisore al diadema di sicurezza anziché alla scocca.
La Ferrari in Spagna ha adottato gli specchietti che sono ancorati alla struttura dell’Halo e non più sulla scocca. La FIA ha concesso alle squadre la possibilità di trovare la migliore posizione del retrovisore in modo tale da favorire ai piloti una migliore visibilità nel posteriore.
Diversi conduttori si erano lamentati che con l’ala posteriore più bassa per l’adozione delle regole 2017 il controllo di quanto accadeva alle loro spalle era diventato sempre più difficile per cui la FIA ha emesso prima di Baku una direttiva tecnica che autorizzava i team ad ancorare gli specchietti all’Halo.
La squadra del Cavallino non ha perso tempo e nel paddock di Barcellona si è presentata con una soluzione che evidenzia come i tecnici diretti da Mattia Binotto non abbiano perso occasione per migliorare l’efficienza aerodinamica della SF71H: sul supporto del retrovisore, infatti, è comparso un nuovo deviatore di flusso che ha il compito di far riattaccare dei filetti verso il profilo principale dell’ala posteriore.
Naturalmente la versione ufficiale sarà che il tirante che unisce il retrovisore al profilo alare serve ad evitare le vibrazioni dello specchio, consentendo al pilota la giusta visibilità posteriore
Lo specchietto, inoltre, mantiene i due soffiaggi che lo contraddistinguono da quando la Rossa 2018 è stata presentata. I due passaggi di aria, oltre a ridurre in parte la resistenza all’avanzamento di un particolare che ha un forte impatto sulla sezione frontale della monoposto, continua ad assicurare un migliore portata di aria verso le bocche superiori dei radiatori.
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