Dopo il GP della Cina sono ben 3 le doppiette ottenute dalla Mercedes che ha lasciato, fin ad ora, solo 2 punti agli avversari non avendo ottenuto il giro più veloce né in questa settimana e nemmeno nella scorsa gara disputata in Bahrain. Mai, dopo aver visto le prestazioni nei test di Barcellona, si poteva pensare ad una cosa similare visto che la Ferrari sembrava avere le prestazioni per mettere in difficoltà il team anglo-tedesco. Invece, la SF90, ha dimostrato di essere molto altalenante come prestazioni e se in Bahrain si era dimostrata superiore alla W10 in questo fine settimana non è mai sembrata essere a livello delle Frecce d’argento.
Cosa manca alla Rossa?
Il tracciato cinese è un pista molto completa che mette in risalto la bontà e le difficoltà telaistiche delle varie vetture. La SF90 sembra mancare di carico aerodinamico rispetto alla W10 e questo lo si è visto sia in qualifica che in gara nel secondo settore che è caratterizzato da curve da media-alta velocità e sia nel terzo nonostante i decimi che la Rossa riusciva a guadagnare sulla Mercedes che, successivamente, andava a perdere con gli interessi nelle curve. Non voglio mettere in discussione le scelte aerodinamiche fatte dagli ingegneri di Maranello ma la soluzione decisa sull’ala anteriore, giudicata troppo presto come “rivoluzionaria”, mi ha sempre lasciato molto perplesso. Avendo un angolo di attacco molto scarico nella zona esterna dell’ala si è deciso, a livello progettuale, di sacrificare del carico aerodinamico per favorire l’outwash dell’aria. Questo ti dà dei benefici in termini di minor drag ma non ti permette di avere gli stessi valori di downforce all’avantreno che hanno le altre vetture (vedi Mercedes W10). La Ferrari SF90 sembra avere un avantreno molto leggero e questo non permette agli ingegneri di andare a ricercare ulteriore carico al posteriore per non sbilanciare ulteriormente la vettura. Questo fattore comporta anche una difficoltà nel portare nella giusta finestra di funzionamento gli pneumatici e qui in Cina si è sofferto principalmente con le anteriori che non riuscivano ad essere sfruttate al 100%. Con le anteriori non in temperatura si è sofferto sia in qualifica che in gara dove, l’usura/degrado degli pneumatici della Rossa, è stato superiore rispetto a quello della Mercedes.
Parole quelle scritte poco sopra che danno una spiegazione alle parole di Rosberg: “Nel corso del fine settimana la Ferrari ha provato a recuperare aumentando il carico sull’ala posteriore ma non possono avere un’ala posteriore grande quanto gli servirebbe. Hanno bisogno di avere carico, ma utilizzare in questo modo l’ala posteriore non è il modo più efficace, perché se aumenti il carico aumenta anche il drag”. Rosberg ha omesso di dire che non possono aumentare di più il carico al posteriore altrimenti avrebbero una vettura non bilanciata con una vettura molto sovrasterzante proprio per la mancanza di carico sull’anteriore.
Sicuramente il concetto aerodinamico scelto aiuta la Ferrari ad essere velocissima nei rettifili, anche grazie alla Power Unit che, in condizioni di qualifica, sembra avere un vantaggio su Mercedes di circa 15 cv. Ma la storia della Formula 1 ci insegna che una vettura per essere vincente deve andare forte nelle curve e non solo nei rettilinei.
Credo che, anche in Ferrari, si siano resi conto di avere dei problemi aerodinamici, infatti, non stanno portando pezzi nuovi da diverso tempo e questo mi lascia pensare che stiano lavorando ad un grosso pacchetto che magari vedremo già in Spagna tra due gare. A Maranello, da quello che si è visto in queste prime gare, sarà fondamentale lavorare molto sul carico all’avantreno che viene generato dall’ala anteriore e dai bargeboards anche se, da questi, non possono ottenere tanta downforce perché potrebbero rallentare troppo il flusso d’aria diretto al posteriore che, per la Ferrari, è fondamentale avere energico anche per andare a sigillare il fondo visto che, a differenza di Mercedes, la SF90 utilizza un maggior assetto picchiato.
A Baku, nonostante il lungo rettifilo, non credo sarà una gara dove la SF90 sia da considerarsi come favorita perché ci sono parecchi tratti lenti e la Rossa non ha dimostrato di essere particolarmente a suo agio su queste tipologie di curve.
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