La Ferrari è stata per tutto il fine settimana dietro a livello di prestazioni rispetto alla Mercedes ma, nonostante questo, il terzo e quarto posto erano chiaramente alla portata di Sebastian Vettel e Charles Leclerc. Come vedete dai grafici in alto la SF90 ha pagato mediamente dai 3 ai 4 decimi al giro nei confronti della Mercedes di Hamilton ma, a livello prestazionale, la SF90 era chiaramente superiore alla Red Bull di Max Verstappen che, sfruttando la strategia, è riuscito a terminare davanti a Leclerc.
Charles Leclerc, al via, era riuscito a scavalcare Vettel ed è riuscito a tenere dietro il compagno di squadra piuttosto agevolmente anche se l’impressione avuta osservando i due è quella che, il quattro-volte campione del mondo, fosse più rapido. Una differenza tra i due quantificabile in 1 -2 decimi al giro che non permettevano a Vettel di sfruttare il DRS nel lunghissimo rettifilo per poterlo sopravanzare. Il muretto Ferrari, visto che Leclerc non riusciva a tenere il ritmo dei due Mercedes, ha deciso di switchare la posizione ordinando via radio a Leclerc di far passare Vettel. Una cosa che non è bellissima sportivamente parlando ma che abbiamo già visto varie volte e che, in futuro, continueremo a vedere. Una scelta che può essere anche condivisibile in quanto, la Ferrari, sta puntando decisamente su Vettel per andare alla ricerca del titolo mondiale e questo lo ha sempre ammesso il Team Principal, Mattia Binotto, e lo si si era capito anche dal comportamento nel GP di Melbourne quando, a Leclerc, era stato impedito di attaccare il compagno di squadra che era in “crisi” con la propria vettura. Quello che lascia perplessi è che è stato atteso troppo tempo per invertire le posizioni in quanto, quando Vettel ha scavalcato Leclerc, era già in difficoltà con le gomme e questo lo si può osservare dal grafico in basso dove si notano che i tempi del pilota tedesco tendono, giro dopo giro, vero l’alto.
Un’altra decisione che non mi ha trovato in accordo con il muretto Rosso è stata quella di lasciare in pista Leclerc per vari giri nonostante le sue gomme fossero molto in difficoltà e questo gli ha chiaramente compromesso la gara relegandolo al quinto posto dietro alla Red Bull di Verstappen.
Questo ritardo nella sosta non c’è stato solo nel primo stint ma lo possiamo vedere anche nel secondo,quando Leclerc è stato lasciato in pista con gomme pressoché finite mentre gli altri avevano già montato un nuovo treno di medie.
In questi anni di Formula 1 abbiamo imparato una regola che il più delle volte si dimostra corretta ed è quella che, quando un team ha due vetture piuttosto vicine, seguite da un rivale che ha la possibilità di effettuare l’undercut (distacco intorno ai 2-3 s), l’unico modo per difendersi senza complicare la gara di uno dei due piloti è quella di anticipare la mossa dell’avversario. In questo caso la Ferrari, avvicinatasi la finestra dei pit stop, doveva richiamare uno dei suoi piloti (meglio quello davanti) e successivamente l’altro. In questo modo avrebbe evitare di subire l’undercut di Verstappen su Leclerc e non avrebbe complicato così la gara del suo giovane pilota. Leclerc avendo perso troppo tempo in pista con gomme poco performanti non è riuscito a sfruttare le medie nuove montate nell’ultimo stint nonostante che, in questa fase di gara, come dimostra il grafico in basso, sia stato il più veloce in pista. Ormai il distacco rimediato su Verstappen era troppo grande per essere recuperato in così pochi giri.
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