Si sono completati solo i primi chilometri di test della nuova stagione di Formula 1, ma nel paddock c’è già chi prova a trarre le prime conclusioni da quanto visto in pista finora a Barcellona. L’attenzione è ovviamente ricaduta sulla nuova Ferrari SF90, capace di monopolizzare la tabella dei tempi sia con Sebastian Vettel sia con Charles Leclerc nei primi due giorni.
Ciò che colpisce maggiormente della Rossa è il concetto della nuova ala anteriore, che è stata pesantemente rivista in seguito al cambio dei regolamenti tecnici per cercare di favorire i sorpassi e lo spettacolo in pista. Una versione più estrema di questo componente può essere ammirato sull’Alfa Romeo C38, scuderia sempre più vicina al Cavallino soprattutto dopo la nuova denominazione.
“Le nuove ali producono meno carico aerodinamico, ma a Maranello sembra siano riusciti a compensare questo deficit – ha dichiarato il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ad Auto Bild – Sarebbe interessante capire come ci siano riusciti, anche se sarebbe sbagliato copiare un elemento di un’altra macchina alla cieca”. Anche Chris Horner, team principal della Red Bull, concorda con quest’ultima affermazione del collega austriaco: “Non basta ‘montare’ l’ala della Ferrari sulla nostra macchina, non funzionerebbe”.
Chi si è sbilanciato più di tutti sul tema è, invece, il capo della Toro Rosso, Franz Tost, che è convinto della presenza di un gap importante tra le due principali contendenti al titolo, Ferrari e Mercedes: “Credo che la Ferrari abbia un vantaggio di almeno cinque decimi, forse anche di più” ha affermato il manager austriaco.
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