Ad impressionare maggiormente è la calma. Charles Leclerc sembra un veterano, padrone della situazione, nessun timore reverenziale in pista e nessuno nell’affrontare un’affollata conferenza stampa. Zero sbavature o parole fuori posto, ed anche il linguaggio del corpo non ha tradito segni di tensione. Si è districato egregiamente in inglese, francese ed italiano, come se fosse sui cordoli del circuito di Montmelò, sottolineando più volte un concetto: Charles, prima di tutto, deve rendere conto a Leclerc.
Nella prima chiacchierata in pista del 2019 (la seconda in rosso dopo quella post-test di Abu Dhabi) è emerso il solito ragazzo analitico, ma anche un grande rispetto nei confronti di Sebastian Vettel, consolidato nella prima settimana di lavoro condiviso.
Leclerc ha toccato con mano le qualità del quattro volte campione del Mondo, e proprio quando ha parlato di Seb è trapelata una smorfia di apprezzamento, conscio anche che sarà una grande opportunità di crescita.
Charles, iniziamo dalla SF90. Quali sono le sensazioni in macchina?
“Molto buona. Non posso andare troppo oltre perché siamo ancora al primo test dell’anno, ma abbiamo percorso molti chilometri e in tutte le giornate siamo riusciti a completare il programma di lavoro senza imprevisti. È un aspetto estremamente importante per la squadra, quindi per ora siamo molto contenti”.
La monoposto sembra molto affidabile…
“Equilibrata ed affidabile! Il numero di giri completato il primo giorno si è fatto sentire dal mio collo… ero preparato ma per quanto lo fossi la stanchezza si è fatta un po’ sentire”.
Hai incontrato delle difficoltà nel passaggio Sauber-Ferrari o tutto è venuto in modo naturale?
“Mi trovo in una posizione diversa. L’anno scorso, quando sono arrivato nei test invernali potevo contare sul bagaglio d’esperienza maturato in Formula 2, ed il passo che mi attendeva era grande. Oggi sto passando da una monoposto di Formula 1 ad un’altra, e credo che le differenze, per quanto ci siano, sono comunque molto minori. Mi sono abituato molto velocemente, e mi sento già abbastanza a mio agio con la macchina. Ho ovviamente ancora molto da fare per sfruttare tutto al meglio, ma la sensazione è già molto buona e mi sembra una monoposto facile da guidare”.
Credi che Mercedes e Red Bull debbano preoccuparsi?
“Per ora parlare di tempi non ha senso, siamo ad un test e non si conoscono tanti parametri cruciali. Vedremo a Melbourne, ora la priorità e completare al meglio il lavoro programmato”.
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Mattia Binotto ha affermato che se dovesse avere le sue due monoposto in lotta per la vittoria, almeno nella prima parte di stagione Vettel avrà la priorità. È una scelta che ti infastidisce?
“Ovviamente sarò ben felice se mi abituerò a questa monoposto il più rapidamente possibile. Sono solo alla mia seconda stagione in F1, ho una lunga strada da percorrere ma non posso nascondere che sto spingendo molto per riuscire ad essere il più possibile pronto già a Melbourne. Mi sto concentrando su me stesso, cercando di migliorare giro dopo giro, conscio di essere in una squadra eccellente in cui sto apprendendo nuove metodologie di lavoro”.
Quanto è cambiata la vita da quando sei stato annunciato pilota Ferrari?
“Lo scorso anno ho iniziato a vedere i primi cambiamenti da pilota Formula 1, ma da quando mi hanno ufficializzato in Ferrari è davvero diverso. Soprattutto in Italia, una nazione intera che segue una squadra! Ma la mia vita in pista è sempre la stessa, il mio obiettivo resta sempre quello di migliorarmi”.
Come sta andando con Seb?
“Stiamo lavorando molto bene insieme, è un ragazzo molto simpatico. Non è difficile andare d’accordo con lui, quindi direi tutto okay. Stiamo lavorando in collaborazione su diverse cose, ovviamente non entrerò nei dettagli, ma il primo approccio è stato ottimo. In questi giorni avere di fianco un pilota come lui mi ha già permesso di cogliere alcuni dei suoi punti di forza”.
Confermi sempre di non sentire pressioni particolari?
“Direi di sì, sono sempre concentrato su me stesso, non mi curo di ciò che la gente si aspetta da me. Ogni volta che guidi per la Ferrari, le aspettative sono ovviamente grandi, parliamo di un team leggendario, e tutto si spiega facilmente”.
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