Kimi Raikkonen si appresta a prendere parte al Gran Premio del Bahrain, secondo appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1. Il finlandese del team Alfa Romeo Racing inizierà il GP numero 296 della carriera (di cui, per ora 293 iniziati), avvicinandosi a quello che è il record assoluto di presenze nella massima serie a ruote scoperte del motorsport che è attualmente detenuto da un altro ex ferrarista, Rubens Barrichello.
Il brasiliano si è ritirato al termine del 2011, collezionando 326 Gran Premi, di cui 322 iniziati. Raikkonen, però, si è mostrato ancora una volta allergico ai numeri, sebbene questi siano sintomo di una carriera certamente molto importante.
“No, non ho mai avuto grande interesse per i numeri. Non importa se questo sia il 20esimo o il GP numero 20.000. Non fa la differenza. Non considero i GP per questo o quel motivo. Lo faccio perché voglio farlo e quando non vorrò più, mi fermerò. Non sono affatto interessato ai numeri e alle statistiche. Quello che sento, lo faccio. Quando non ne avrò più voglia, smetterò”.
Il 39enne di Espoo guarda avanti, per la precisione alla gara di Sakhir, dopo aver portato a casa i primi punti della stagione con l’Alfa Romeo a Melbourne. La C38 è nata bene e può lottare per le posizioni immediatamente dietro a quelle destinate ai tre top team.
“Faremo il meglio che potremo, non siamo così grandi come i top team, ma penso che abbiamo un ottimo gruppo di persone e abbiamo gli strumenti per fare una buona monoposto e migliorarla. Voglio aiutare il team a progredire. Scopriremo solo in futuro cosa saremo in grado di fare, se avremo ottenuto tutto quello che volevamo o meno. L’obiettivo è di fare il più possibile”.
“Mi piace correre, vogliamo vincere e lottare per i titoli. Sappiamo che team siamo e cosa possiamo aspettarci per il futuro. Abbiamo i nostri obiettivi e sappiamo realisticamente dove possiamo essere. Pensiamo che in questo momento se tutto dovesse andare nel migliore dei modi, potremmo chiudere al sesto posto in gara. Abbiamo fatto un solo GP per ora. E’ impossibile fare ulteriori previsioni. Se riusciamo a sistemare piccoli dettagli possiamo arrivare sesti, altrimenti non lo so”.
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Kimi Raikkonen ha poi parlato del clima all’interno dell’Alfa Romeo. Per la precisione della pressione che la squadra esercita nei suoi confronti. La risposta, almeno in parte non sorprende, ma Kimi ha voluto fare sapere come la persona che ha le aspettative più alte su di lui sia proprio… lui stesso!
“Il team non ci dà alcuna pressione. Sto guidando la loro monoposto e loro si aspettano semplicemente che io faccia del mio meglio. Non so cosa si aspettino da me, perché io a loro non l’ho mai chiesto. Io aspetto da me stesso molto di più di quanto tutti gli altri possano aspettarsi da me”.
“Guido essendo consapevole di questo e non sono felice quando le cose non vanno bene. Questo è perché voglio sempre fare meglio. Non ho mai pensato in alcun team di dover fare cose per cui non ero in grado, o cose impossibili. Io da me pretendo il meglio. Non voglio sapere cosa si aspettino da me, perché tanto da me pretendo il meglio. Se loro vogliono che io arrivi, che so, decimo o settimo, non è detto che io riesca a farlo. Io cerco solo di fare il massimo. E il massimo che riesco a fare è quello che è”.
“L’approccio che ho ora in Alfa Romeo non è molto differente da prima. Personalmente è più facile ora perché quando voglio andare in fabbrica è molto più vicino a casa. Forse ci sono meno aspetti commerciali. Ma siamo all’inizio dunque non voglio sapere cosa sia programmato nel corso della stagione. La cosa principale è dove vado a lavorare. Le corse sono le stesse, ma tutto ciò mi prende meno tempo”.
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